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Cos’è il sostegno psicologico?

Il sostegno psicologico si definisce come un rapporto di aiuto / supporto tra te e un esperto del comportamento umano (lo psicologo).

Lobiettivo generale è vivere meglio, superare problemi o momenti di crisi e raggiungere l’autonomia decisionale — in pratica, aiutarti a fare scelte assennate camminando con le tue gambe.

Si differenzia dalla Psicoterapia, che è uno strumento specifico di cura o gestione della psicopatologia (ansia, depressione, disturbi di personalità…). La Psicoterapia è un tipo di intervento generalmente più profondo e duraturo, operato da uno specialista psicoterapeuta — le scuole di specializzazione in Psicoterapia durano almeno 4 anni!

I miei interventi di sostegno possono avvalersi, se necessario, di tecniche e strumenti psicoterapici in quanto mi trovo al momento al terzo anno del mio percorso di specializzazione in Psicoterapia Integrata.

Gli strumenti del sostegno psicologico:

  • il potenziamento delle risorse già esistenti — forza, resilienza, creatività, simpatia, indipendenza…
    Partiamo sempre da quello che c’è;
  • la consapevolezza di sé, dei propri bisogni, dei propri modi di agire-pensare-sentire, del proprio modo di vedere il mondo e di come tutte queste cose si intrecciano tra loro;
  • il colloquio clinico, i test, i questionari, le neuroscienze (non dimentichiamo che siamo cervelli con le gambe!);
  • le emozioni, che sono la chiave di lettura di tutta la nostra realtà.

 Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose.

— Paulo Coelho, L’alchimista (1988)

Quando ti serve:

se stai affrontando un periodo difficile
come un lutto, una separazione, un trasferimento;
se ti trovi in una brutta situazione e non sai come uscirne
es. una relazione disfunzionale;
se hai un problema specifico
sul lavoro, in famiglia, con il partner…
se vuoi prepararti a un evento stressante
come una gravidanza, una laurea, un cambio città;
se ti senti “bloccato/a” o devi prendere una decisione tosta
come cambiare lavoro, uscire di casa, lasciare qualcuno;
se qualcuno a te vicino è in difficoltà e vuoi capire come aiutarlo
es. un parente malato, un amico/a che soffre di depressione, un figlio con bisogni specifici (v. Parent Training);
se vuoi migliorare un ambito della tua vita
come la dieta, lo studio, la produttività, le abilità di comunicazione;
semplicemente, se vuoi conoscerti meglio!

Quando NON ti serve:

se vuoi “cambiare” qualcuno a te vicino
perché è impossibile! Ma possiamo parlare del perché vuoi farlo e di come gestire la situazione;
se cerchi una soluzione miracolosa
nel percorso di sostegno siamo in due: io posso accompagnarti, ma la responsabilità del processo di cambiamento spetta sempre a te;
… no, non mi viene in mente nient’altro
il counselling può essere utile proprio a tutti, in ogni fase della vita!

… e il counseling?!

C’è tanta confusione intorno al termine “counseling“.
Vediamo di fare chiarezza…

Il termine “counseling psicologico” può di fatto essere usato come sinonimo di sostegno come l’abbiamo visto in questa pagina, se condotto da uno psicologo abilitato (è possibile consultare gli Albi regionali sui siti web dei rispettivi Ordini, ad esempio in Lombardia a questa pagina).

 

In pillole:

L’etimologia è orrenda perché to counsel significa consigliare, che è una cosa che facciamo assai poco

Soprattutto in America è spesso usato come sinonimo di psicoterapia, ma è diverso perché non mira a “curare una malattia mentale”

In Italia c’è dibattito normativo tra psicologi e “counsellor” (senza formazione psicologica) perché l’attività dei secondi si sovrappone a quella dei primi.

Il 2019 si è aperto con il Ministero della Salute che bocciava un progetto di norma dei counsellor-non-psicologi, ma la situa è complessa. Per questo mi piace specificare che il mio è counselling psicologico.

L’etimologia è orrenda perché to counsel significa consigliare, che è una cosa che facciamo assai poco

Soprattutto in America è spesso usato come sinonimo di psicoterapia, ma è diverso perché non mira a “curare una malattia mentale”

In Italia c’è dibattito normativo tra psicologi e “counsellor” (senza formazione psicologica) perché l’attività dei secondi si sovrappone a quella dei primi.

Il 2019 si è aperto con il Ministero della Salute che bocciava un progetto di norma dei counsellor-non-psicologi, ma la situa è complessa. Per questo mi piace specificare che il mio è counselling psicologico.

Ancora qualche dubbio? Visita la pagina delle F.A.Q.!